"Non me la racconti"

Mio figlio, quasi due anni e mezzo, non si è ancora convertito al latte "vero". 
Convinta dalle valide motivazioni fornite dala pediatra, e detestando personalmente l'odore del latte caldo, siamo ancora dipendenti dal latte in polvere, di cui generalmente ho sempre una piccola scorta in casa.
Ieri sera, alle 19.29, mi accorgo che nell'unico barattolo disponibile in casa è rimasto quanto basta per 3 misurini di latte, invece dei consueti 9. PANICO.
Spedisco mio marito nella farmacia vicino a casa: niente. Me lo aspettavo, in genere ce lo ordinano. 
Dopo un giro di telefonate a tutte la farmacie di turno, mi arrendo all'evidenza: niente latte.

Questa mattina, alla consueta richiesta "voio bibe", preparo con latte della centrale e biscotto la colazione per il cucciolo. Con un po' di apprensione, gli metto davanti il biberon. Lo beve senza problemi... quasi tutto. Arrivato a circa 3/4 del contenuto, scoppia a piangere: "No voio quetto bibe, voio l'altro"!
Puntando sul suo animo dispettoso, gli dico sorridendo che questo latte lo abbiamo rubato al papà, ma non serve, anzi mi rimprovera "tu no rubi!".
Allora provo a giustificarmi spiegandogli il perchè di un latte diverso questa mattina. 
Ma la risposta, che mi lascia senza replica, è "Mamma... no me la conti!".

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