Libera uscita

Penso (ma non so se mio marito condivida!) di essere una moglie molto democratica relativamente alle uscite serali per calcio + pizza e birra. Tradotto, non mi lamento se mi capita di restare sola due o tre sere alla settimana, ponendo il veto assoluto soltanto per il mio compleanno e poche altre ricorrenze.
Noi mamme, in fondo, siamo programmate per gestire in totale autonomia i nostri pargoli e dotate dell'optional "multitasking" per cui riusciamo, da sole, a fare il bagnetto al pupo mentre prepariamo il passato di verdure mentre passiamo l'aspirapolvere mentre ci diamo lo smalto sulle unghie (e sulle più disparate zone del corpo, per quanto mi riguarda, data la mia incapacità in tema di manicure fai-da-te).
Ma se sono io a uscire, la musica cambia. Nonostante la grande disponibilità di mio marito, che è davvero un ottimo papà, mi rendo subito conto che la parità dei sessi è ancora utopia!
Fin dalla fase "preparativi", ovvero quel quarto d'ora in cui dovrei concentrare doccia, piega con phon e piastra, trucco e cambio abito, i miei tentativi di sembrare una ragazza in libera uscita invece che una mamma stravolta si infrangono miseramente contro una raffica di domande (e non posso nemmeno chiedere l'aiuto del pubblico!): cosa c'è da mangiare? dov'è il bavaglino? da un lato e mi metti un cattone? mi plendi che io cappo? voio ciuccio! dall'altra.
Nemmeno Elastigirl, la mamma degli Incredibili, potrebbe farcela!
Ma è nel momento in cui sto per varcare la soglia che l'attacco congiunto entra nella fase acuta: con un figlio-koala attaccato alle gambe che chiede dove vai mamma? Anche io voio mangiare la pizza con le tue amiche! e un marito con sguardo da vittima che chiede a che ora torni? è quasi impossibile non sentire l’eco lontana del senso di colpa.

E quando torno, il resoconto della serata è un bollettino di guerra! Pipì addosso con cambi e lavaggio del pavimento, insormontabile resistenza per fare la nanna... e sguardo accusatorio che sottintende "mi hai lasciato solo ad affrontare tutto questo!"
Il risvolto positivo è che, dopo 1 minuto dal mio rientro a casa, il senso di colpa per aver mangiato, dopo la pizza, una fetta di torta al cioccolato con pallina di gelato alla vaniglia, impallidisce fino a scomparire di fronte al pensiero di aver abbandonato al proprio destino, per ben 3 ore, un marito e un figlio!



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