Telefono

Quando sul display del telefono compare il numero di mia mamma a quest'ora (cioè dopo che ha recuperato Simone all'asilo), provo sempre un po' di apprensione. 
Allarme varicella, allarme pidocchi, pipì addosso e labbro rotto causa facciata con rincorsa... non so mai cosa aspettarmi.
Questa volta era solo una telefonata "di cortesia", il nanetto voleva salutarmi.
Simone: Ciao Mamma dove sei?
Io: A lavorare
Simone: In ufficio col compiute? (per mio figlio è inconcepibile che una parola termini con una consonante: il trenino Thomas è Tomase, Robin Hood è Robi Nudo e Peter Pan è Pite Panne)
Io: Sì amore, in ufficio.
Simone: Io sono con la nonna Fola (ma và?), guadda questa palla mamma!  Ti piace?
Io: (....) Sì amore. Ci vediamo stasera a casa.
Simone: Sì, ora devo andare, ti richiamo dopo. Tu vai via. Ciao!

Ora devo andare... ti richiamo dopo?!?! 
Un nano di due anni e mezzo che deve andare e mi richiama dopo? 
Sto ridendo con le lacrime, i miei colleghi mi guardano perplessi. 
Ma per fortuna non dicono nulla.

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