Anticorpi

Dicono che i bambini piccoli "devono farsi gli anticorpi", e sicuramente è vero che crescendo e ammalandosi rafforzano le proprie difese immunitarie. Il primo anno di asilo nido, mio figlio stava a casa una settimana ogni due, alla faccia dell'investimento! Ora, al secondo anno, le cose sono leggermente migliorate, ma i malanni sono comunque piuttosto frequenti.
Ho imparato a metterli in preventivo, soprattutto in vista di week end, feste e ponti.
Quello che non avevo messo in preventivo è che questa incidenza di influenze, raffreddori eccetera avrebbe colpito anche me, che regolarmente seguo a ruota il nanetto.
Ieri, quando sono andata a prenderlo all'asilo coi consueti 10 minuti di ritardo (ovviamente la stampante dell'ufficio decide di scioperare appena prima che io spenga tutto per uscire), la maestra premurosa mi ha avvisato di una brutta influenza che gira, con febbre, vomito e dissenteria come sintomi principali. La mia testa era già pronta a organizzare la task force di nonne in sostituzione del nido, ma Simone non ha dato segni di malessere. In compenso io ho passato la serata e la notte stando malissimo e chiedendomi, a 32 anni: "ma i miei anticorpi, quanto ci mettono a farsi?!"

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