Ferie iniziate da un giorno, non resisto e accendo il cellulare aziendale per controllare la posta elettronica. Ho una questione in sospeso, e io non sopporto le questioni in sospeso. Non quieto finché non è tutto a posto.
Mi ero ripromessa di staccare ma proprio non riesco a non pensare a quel problema a cui devo trovare al più presto una soluzione.
Appena compaiono i messaggi da leggere, il mio umore cambia immediatamente e stride in modo evidente con la pace e la vista di abeti maestosi che ho davanti, subito fuori dalla grande finestra della casa di montagna.
Il nano grande mi guarda borbottare con aria corrucciata, preoccupata e contrariata. Mi chiede se abbia problemi con il lavoro, ormai lo sa... riconosce i sintomi!
Gli spiego con parole semplici la situazione, la difficoltà che ho nel risolverla e la preoccupazione che questo mi provoca.
Dopo aver riflettuto qualche istante mi chiede: "Ma ti hanno cancellato le ferie?"
"No amore, sono in ferie come stabilito."
"E allora non puoi fare davvero le ferie e lasciare che se ne occupi chi è in ufficio?"
Teoria inattaccabile...
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