Non sono molto portata per la guida, lo so. O meglio, non sono molto portata per la guida della macchina, perchè sulle due ruote sono perfettamente a mio agio.
Sono la classica "donna al volante" delle battute sarcastiche degli uomini: un po' distratta, assolutamente estranea a tutto ciò che riguarda motori, cilindrate, navigatori e optional vari. Impacciata nelle manovre difficili (quando entro nei parcheggi dei supermercati mi chiedo sempre se sarò in grado di uscirne) e priva di ogni interesse verso gli autolavaggi (tanto poi piove)!
Incredibilmente ho superato l'esame di guida al primo tentativo, ormai 14 anni fa, ma soltanto perchè non ho avuto occasione di dare sfoggio del mio vocabolario da ultras al volante, e soprattutto perchè non mi è stato chiesto di parcheggiare in una strada a senso unico con un'auto impaziente a suonare il clacson dietro di me. In quel caso, penso che avrei ancora il foglio rosa.
A mia parziale discolpa va detto che, nonostante io abbia preso la patente per la macchina, ho sempre evitato di usarla, spostandomi in motorino anche sotto il diluvio universale.
Ma con il pancione prima, e il nanetto poi, mi sono dovuta arrendere. E oggi guido quotidianamente, o quasi, una macchina che porta le cicatrici delle mie manovre maldestre.
Ho però guadagnato un fantastico compagno di viaggio, che dal seggiolino sul sedile posteriore mi tiene compagnia con le sue incessanti chiacchiere e con le sue preziose raccomandazioni.
Ignaro del fatto che il nostro mezzo di trasporto, che ha oltre 10 anni, non dispone di cambio automatico, ogni volta che tolgo una mano dal volante per cambiare marcia mi redarguisce: "Tieni due mani sul guidante!".
E dopo la visione ripetuta del cartone "Cars - Motori ruggenti", le richieste sono degne di Saetta McQueen: da Mamma vai fortissimo a Mamma schiaccia il motore! fino al più tamarro Mamma schiaccia il clàcsone!
Per fortuna rimangono saldi i comandamenti: "Rosso stop - Verde passare" e "Le strisce pedonali sono per i pedoni".
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