Phon

Oggi, a quanto leggo, è la giornata della felicità. La mia giornata non è stata particolarmente felice, ma nemmeno tragica. Almeno fino alle e 23:30 quando, coi capelli fradici, il mio phon ha iniziato a emettere un suono sinistro e un odore di bruciato ancora più sinistro. Con la spazzola in mano e il terrore negli occhi ho dovuto arrendermi all'evidenza: si stava spegnendo per sempre.
Ci sono donne fortunate a cui basta un refolo d'aria per avere capelli perfetti come se li avesse acconciati Jean Louis David in persona. Io non sono tra queste!
I miei capelli sono ingestibili e anarchici, oltre che metereopatici come me. Né lunghi né corti, né ricci né lisci.
Quando viaggio per lavoro, metà del trolley è occupata da phon, spazzole e piastra. Certo, quasi tutti gli hotel sono dotati di asciugacapelli, ma riesco a fonderli dopo pochi minuti, e senza il beccuccio poi non c'è piastra che tenga. Al naturale, rischio di sembrare Beyonce dopo una scarica elettrica... non che la mia piega sia degna di nota ma mi rende quanto meno presentabile.
Mi maledico per la mia superficialità: perché non ho in casa un phon di riserva?
Perché non c'è Amazon NOW oltre che Amazon Prime? Consegna entro 10 minuti dall'ordine... almeno per i beni di prima necessità come questo!
Per chiedere a una vicina è troppo tardi, per addurre la scusa del carnevale e uscire domani con bonghi e abbigliamento etnico, pure!
Certo se Max Gazzé e Niccolò Fabi decidessero di fare un tour insieme, come Renga/Pezzali/Nek, sarei la terza perfetta! Peccato solo che la mia voce sia peggio dei miei capelli...

Giornate di ordinaria follia

Minuti contati, traffico, pioggia, notti insonni, mille nuovi input, sforzi di memoria, giornate troppo corte, gita dalla pediatra, congiuntivite/influenza/forse bronchite, la spesa, stirare, fare il bucato, preparare la cena e preparare in anticipo anche quella di domani, lavare i nasi, soffiare i nasi, pensare ai regali per la prossima festa di compleanno, tagliare le unghie, preparare lo zaino per la piscina, trovare il tempo per rendersi presentabile... va beh, a questo rinuncio.
Mamma controlliamo se le figu sono doppie, mamma ho finito mi pulisci?, mamma ho sete, mamma ho finito la colla, mamma non trovo le forbici, mamma guarda l'avviso sul diario, oh no la settimana prossima un altro sciopero, casualmente di venerdì!

Topolino

Ieri il nano grande ha perso il primo dente da latte. Quando sono andata a prenderlo a scuola, mi ha mostrato fiero il prezioso reperto avvolto in un fazzoletto di carta, felice di aver deliziato i compagni e movimentato il pranzo in mensa con la scena splatter della caduta: finalmente anche lui poteva vantare un sorriso "con finestra".
Io ero soprattutto felice di non dover più assistere a dimostrazioni di dondolamento - "Mamma guarda come si muove" - visto che mi fa senso e con due figli mi toccherà circa una quarantina di volte...
Il topolino ha fatto il suo dovere: durante la notte ha lasciato sotto il cuscino due monete in cambio del dentino caduto. In realtà il baratto è stato solo apparente... perché il dentino riposto con cura sotto il cuscino non è stato più ritrovato. A nulla è servita la ricerca munita di torcia e il semi-ribaltamento del materasso su letto a castello con nano dormiente sopra.
Questa mattina, all'entrata di scuola, i compagni di classe hanno chiesto aggiornamenti sul passaggio del topolino, ma la somma lasciata ha suscitato una certa insoddisfazione negli amici veterani di denti caduti.
Considerato che ai miei tempi c'era ancora la lira, ignoravo il budget corrente dei topolini, ma a quanto pare sotto i 5€ fanno la figura dei taccagni, senza considerare i roditori che portano addirittura un regalo per dente!
Hai voglia a spiegare la crisi, la spending review... dopo le promesse della recente campagna elettorale, il reddito di topolinanza e i bonus da 80€ al mese, il topolino che ne lascia solo 2 fa brutta figura... e da Topo Tip a Topo Tirchio è un attimo!