La chat delle mamme

Le mamme dei compagni di scuola (o asilo) dei figli sono un po' come i parenti. Non si scelgono e non puoi fare a meno di frequentarle, certo non a Natale, ma almeno per 9 mesi all'anno - se non di persona - nelle temute chat di whatsapp. In tanti le detestano, a me quasi sempre piacciono.
Innanzitutto ci trovo un sacco di informazioni utili: scioperi, vacanze, feste di compleanno. Se non fosse stato per la chat delle mamme, il 23 dicembre avrei portato tranquilla il nano all'asilo, trovandolo già chiuso per le festività, invece che a casa di una di loro, che mi ha salvato la giornata all'ultimo minuto.
Ci sono mamme sempre disponibili a dare una mano, con cui mi sento costantemente in debito perché in caso di emergenza accompagnano o raccattano i miei nani senza che io abbia mai occasione di ricambiare.
C'è la mamma che si collega una volta ogni due mesi e chiede il riassunto. Quella che anche se legge tutti i messaggi si perde i pezzi.
Quella che butta via l'avviso invece di firmarlo, e quella che avendo un figlio più grande ci spiega come funzionano le cose perché ci è già passata.
C'è la mamma che confonde gli impegni, quella che se li perde e quella che li ha già segnati tutti da qui ai prossimi tre anni. C'è quela ansiosa, la paranoica dei pidocchi e delle influenze (io sono quella "rassegnata").
Tra tutte queste mamme c'è un piccolo gruppetto che fa un salto di categoria, entrando di diritto in quello di "amiche".
Per le uscite serali, naturalmente senza nani, però ci vuole una chat a parte!

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