Secondo la legge di Murphy «se qualcosa può andar male, andrà male».
E chi sono io per pretendere di sfuggire a questa legge?
Dopo il nano grande, si è ammalato anche il nano piccolo. Due da sistemare al prezzo di uno. Come rientro al lavoro non è niente male... vergognandomi, chiedo un permesso per portarli entrambi dalla pediatra, che prescrive un totale di 9 aerosol al giorno (praticamente non spengo mai l'apparecchio e mi trasformo nel piccolo chimico: 5 gocce + mezza fiala + altre 3 gocce...) e un'altra settimana di clausura.
Cari nanetti, avete avuto la mamma a disposizione 24 ore su 24 per quasi sei mesi consecutivi, perché avete scelto proprio QUESTA settimana per ammalarvi entrambi?
La mia disperazione è palpabile, parte subito un giro di telefonate alle nonne per gli incastri.
"Io sono disponibile, ma solo la mattina e non il mercoledì"
"Io posso venire il lunedì, tranne dalle 12 alle 14.00"
Mi aspetto di sentirmi dire anche frasi come: Io posso tenerli solo nei giorni dispari dei mesi pari, Io sono libera il 29 febbraio ma non negli anni bisestili o Io sono disponibile al pomeriggio, ma con il fuso orario dell'isola di Pasqua.
Dopo mezza giornata di incastri, rimangono poche ore buche. Tutto sommato un buon risultato. Finalmente posso dedicarmi alla cena. Anzi... potrei se ritrovassi quello che ho comprato e pagato al supermercato.
Dove sono finiti i pansoti? Sono certa di averli messi nel sacchetto insieme al resto della spesa. Coinvolgo mio marito nella ricerca in tutta la cucina, ma niente... non si trovano.
Penso di essere pazza, il crollo è vicino. E, tra le lacrime di mamma esaurita, tiro fuori quello che trovo. Stasera si mangiano "gli avanzi"!.
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