Caro Fagiolino,
mi ero ripromessa di fare tesoro della passata esperienza e di vivere la prossima, se mai ci fosse stata, da mamma "meno trafelata".
Mi ero detta "mai più un trasloco in gravidanza", e invece questa volta il pancione sarà ancora più grosso e tu rischierai di nascere in uno scatolone foderato di carta-bolle.
Avevo intenzione di arrivare più riposata al momento fatidico, perchè, come giustamente mi fu detto per tuo fratello, "il bello arriva dopo", e invece sono già stravolta da tutti i cambiamenti in corso e previsti, dalle corse per non perdere l'autobus e dalla crisi d'astinenza da motorino, che dimezzava i tempi casa/ufficio e rendeva questa vita da pallina di flipper decisamente più comoda.
E poi, noi mamme trafelate dobbiamo fare i conti con il gioco degli incastri: meglio andare in ufficio fino all'ultimo per poter stare a casa un mese in più dopo il parto, e non dover litigare coi sensi di colpa nel dover mollare un pargolo di pochi mesi per rientrare subito al lavoro.
E poi, noi mamme trafelate dobbiamo fare i conti con il gioco degli incastri: meglio andare in ufficio fino all'ultimo per poter stare a casa un mese in più dopo il parto, e non dover litigare coi sensi di colpa nel dover mollare un pargolo di pochi mesi per rientrare subito al lavoro.
Ma non temere, Fagiolino: non vediamo l'ora di conoscerti (però non arrivare in anticipo!)