Vacanza al mare

Da tanti anni sogno una vacanza al mare, anche se il mare ce l'ho a pochi metri da casa e posso vederlo tutti i giorni: quello che sogno è proprio "l'idea" di svegliarsi al mattino e - per una settimana - non avere altro pensiero che fare colazione, infilarsi il costume e andare in spiaggia, a piedi. 
A breve lo realizzerò. E anche se non vedo l'ora di vivere una settimana di ferie e relax, mi rendo conto che il mio entusiasmo non è tanto "per me" quanto per il mio cucciolo.
Aspetto con trepidazione il momento in cui vedrà da vicino, vicinissimo, la nave grande su cui ci imbarcheremo, mi gusto già la sua emozione quando racconta ai nonni che ci "mangerà e dormirà" sopra. Voglio condividere la felicità di passare una settimana tutti insieme, con mamma e papà a sua completa disposizione, senza corse e rinunce: il tempo sarà tutto per noi. 
Non vedo l'ora di vederlo giocare con la sabbia o zampettare nell'acqua.
Perciò... vade retro scarlattina, non rovinarmi i piani!!

Lingue straniere

Sabato mattina al supermercato, in coda alla cassa con il nano nel carrello, la signora dietro di noi attacca bottone, parlando in genovese. 
Pur essendo nata e cresciuta a Genova, lo capisco poco e non lo parlo, perciò mi sono limitata ad annuire sorridendo, comprendendo un numero minimo di parole in tutto il discorso (stoccafisso e poco altro). 
Il nano ci guardava senza riuscire a prendere parte alla conversazione, finchè mi ha chiesto: "Mamma, ma questa signora parla inglese?"
Non gli ho risposto che, se avesse parlato in inglese, avrei capito molto di più!

La statua

Seduti in attesa del nostro turno presso un ufficio del Comune, il nano si guarda in giro incuriosito. Poi qualcosa attira la sua attenzione e, guardando verso le persone agli sportelli, mi chiede: "Mamma, chi è quel signore finto?".
Non capisco, cerco di seguire il suo sguardo che mi sembra puntare su un ragazzo davanti al bancone. Il nano ripete la domanda a voce più alta, e con un inizio di imbarazzo, temendo si riferisca proprio a quel ragazzo (ma perchè "finto"?), cerco di distrarlo con un dinosauro che ho nella borsa.
Ma lui insiste, e ora indica pure col dito. 
Il ragazzo si gira e ci sorride. Forse anche lui pensa di essere l'oggetto dell'attenzione del nano...
Poi finalmente mi spiega: "Mamma, quello lì bianco grande". 
E mi illumino!
Il signore finto è la statua che campeggia in fondo al salone, proprio alle spalle del ragazzo allo sportello, che quando ci passa davanti ci sorride e si sente domandare dal nano "L'hai messo tu lì sopra quel signore finto?"

Rubacuori

Sala d'attesa per la visita oculistica, reparto nuovo e molto bello, a disposizione dei bimbi ci sono dei bei cubi morbidi e colorati. Il nano non ci pensa due volte e inizia a giocarci, saltarci sopra e fare "le torri". Si unisce una bimba poco più piccola, che lo segue come un'ombra, gli passa i cubi e ride a ogni sua pagliacciata. Il nano, lusingato, si scatena e le dedica uno show di capriole e facce buffe.
Mentre li guardo sorridendo, gli dico: "Pulcino, hai trovato un'amica?!"
E lui, con espressione alla Humphrey Bogart: "Sì, mamma. Ora si innamora di me!"

Seggiolone

Pare che il nano stia prendendo atto della presenza di un fratellino (o sorellina) nella pancia della mamma. Facile, per adesso: non si vede, non si sente, è totalmente invisibile e innocuo.
Ieri sera a tavola, mentre a cena tentavo di propinargli le zucchine, mi ha chiesto:
"Mamma, ma il fratellino che cosa mangia?"
"Finchè è nella mia pancia, mangia quello che mangio io"
Incredulo all'idea che un bambino possa mangiare le verdure senza protestare, ha domandato: "Anche le zucchine? A me non mi piacciono!"
Me ne sono accorta...sto lottando per nasconderle tra una farfalla e l'altra e me le becca sempre.
Gli ho spiegato che nella pancia della mamma si mangia "quello che passa il convento" e i capricci non sono contemplati (almeno lì!).
"Però anche lui mangia nel seggiolone, dentro la tua pancia, vero?!"