Grazie, Brenda

Pochi giorni fa è scomparsa l'attrice Shannen Doherty, dopo anni di "lotta" contro un tumore.

Potrei scrivere della stima e dell'ammirazione che provo per lei e per come ha affrontato la malattia.

Potrei scrivere del dolore per una giovane donna che ha lasciato la propria vita troppo presto.Ma il mio pensiero è molto più superficiale, in questo momento.

Il mio pensiero va a Brenda, Brenda Walsh di Beverly Hills 90210, la serie che è uscita quando ero in seconda media e avevo 12 anni.

Mi si perdonerà la licenza poetica... un periodo di merda.

Fresca di genitori separati e trasloco, capelli ingestibili (quelli non sono cambiati, ma almeno ora posso usare la piastra), tutti i tipi possibili di apparecchi ortodontici, aspetto infantile rispetto a tutte le compagne, neanche l'ombra di un po' di seno o di femminilità, la classica secchiona introversa.

Brenda, ogni giovedì sera su Italia Uno, rappresentava tutto ciò che avrei voluto essere. Non solo per la famiglia perfetta (almeno in apparenza, come quasi tutte le famiglie), il gruppo di amici uniti e affiatati, un fratello a farle da spalla e un fidanzato strafigo.
Quello che più invidiavo a Brenda era il suo taglio di capelli. Mentre io litigavo con onde anomale e meteoropatia, lei aveva questa scalatura inedita (per me) e la frangetta impeccabile (hai voglia a darci di phon e spazzola... un disastro), una chioma liscia e lucida, perfetta anche con la mezza coda.

Ecco, Brenda, grazie per avermi fatto sognare. Grazie per avermi dato la possibilità di vivere per qualche ora sotto il sole della California, in bikini sulla spiaggia, al ballo scolastico, in auto con Dylan, al pranzo del ringraziamento con la famiglia riunita.

Grazie per avermi fatto respirare l'armonia di casa Walsh, per avermi fatto sentire "trasgressiva" per il solo fatto di guardare una serie che i miei genitori ritenevano "inadatta".

 Grazie per avermi fatto sentire "accettata" quando un'amica mi invitava a casa sua soltanto per vedere la puntata insieme. Grazie, Brenda Walsh.