Ultimamente faccio fatica a guardare la TV dopo cena senza addormentarmi. Non mi era mai successo prima, anzi, prendevo in giro mio marito perché quello che si addormentava sul divano, di solito, era lui.
Da alcune settimane, invece, non riesco nemmeno a veder finire un'episodio che dura meno di un'ora. Le mie palpebre cedono e io crollo, anche se mi sforzo di stare seduta ben dritta.
Di notte, invece, dormo poco: mi sveglio molte volte, e al mattino, quando suona la sveglia, non sono affatto riposata e vorrei nascondermi sotto il piumone.
La stanchezza non si misura, non si vede, non ha soluzione: non posso posticipare la sveglia, non posso evitare di svegliare i nani che, da soli, non si alzerebbero mai per andare a scuola. Non posso esimermi dal preparargli la colazione, dal ripetere una dozzina di volte di pettinarsi (pratica evidentemente ritenuta del tutto inutile), dal mettergli la merenda nella cartella, dall'andare a lavorare e fare la spesa.
La stanchezza aspetta la sera, dopo che sono tornata a casa, ho steso/ritirato/stirato il bucato, preparato la cena, sparecchiato e riordinato, ripetuto una mezza dozzina di volta di mettere in ordine la camera (pratica chiaramente ritenuta del tutto inutile). Sta lì e mi aspetta.
Aspetta che io mi butti sul divano per arrivare a dirmi "ehi, mi hai ignorato finora, ma adesso tocca a me, scordati pure di guardare uno o addirittura due episodi della serie su Netflix!"
La stanchezza è subdola, non si fa vedere da nessuno: non dai tuoi datori di lavoro, che anche se ti trovi a fare il lavoro di tre persone da sola, "tanto ce la fai". Non di chi ti vuole sempre accogliente, sorridente, accomodante, disponibile perché se no sei "un'asociale", sei "sempre scontrosa", e "che brutto carattere hai".
No, la stanchezza non si fa vedere, non si fa notare con una fasciatura, il gesso o le stampelle. Al massimo due occhiaie da panda, ma quelle le hai sempre, che differenza fa.
La stanchezza non si può curare, perché se vai dal medico a dirgli che dormi male, che hai mal di stomaco, mal di testa, al massimo ti consiglia un sonnifero, un antispastico o un antidolorifico, ma il problema di fondo rimane.
Perché, che quando sei sola dalla stanchezza ti viene da piangere non glielo puoi dire: sembreresti una persona debole, una squilibrata. Che un week end di riposo (riposo... tra compiti, tornei di tennis e partire di calcio) non ti basta, che vorresti andare in letargo, nemmeno: non si può, a lavorare ci devi andare, lo stipendio ti serve.
E poi, chi lo dice che sei stanca? Non c'è mica un referto, un certificato.
Continui a fare tutto quello che fai sempre, tutto quello che ci si aspetta... sì, hai bruciato la cena, e anche il mestolo, e anche la tua mano, ma sono cose che capitano, no?
Però, a piangere, vai un po' più in là, che nessuno ti veda. Davanti agli altri, sorridi, per favore.