Giorno di ferie, frigorifero vuoto... dobbiamo andare a fare la spesa. Per portarmi avanti, conscia di quello che mi aspetta, provo a corrompere i nani: Se vi comportate bene, vi compro un ovetto Kinder.
Sul grande fa subito presa... Il piccolo francamente se ne infischia!
Durante il viaggio in auto mi sento un juke boxe...
- Mamma metti la sigla del grande Mazinga!
- Mamma, Dantan Dantan (tradotto = il nano piccolo vuole la sigla di Daitarn 3)
- Mamma ma tu non devi cantare!
Grazie eh...
Arriviamo al parcheggio, li carico sul carrello, ed ecco avvicinarsi il solito ambulante che da circa 6 anni cerca di vendermi calzettoni di spugna.
- Amigo non puoi stare nel carrello, non è un gioco, pericoloso!
Il nano grande pianta subito un capriccio perché secondo lui dovrei prendere DUE carrelli, uno per figlio. Ora io mi chiedo, non puoi farti gli affari tuoi, Amigo?
Tra le corsie del supermercato vedo rotoli di pasta sfoglia trasformarsi in spade laser, lattine lanciate in testa tra amorevoli fratelli, uova che rischiano la vita con il bungee jumping e pasta che si sbriciola prima ancora di toccare un piatto.
La scelta dell'ovetto Kinder richiede una decina di minuti... ma fin qui non posso lamentarmi.
Una volta arrivati a casa (e trovato miracolosamente parcheggio sotto il portone) però si scatena l'apocalisse. Il nano piccolo, mentre scarico i sacchi di spesa, si posiziona al posto di guida (ho tolto le chiavi?! SÌ! Sospiro di sollievo) e non vuole scendere. Quando lo tiro giù a forza, inizia una scenata sdraiato sul marciapiede con urla e lacrime.
Dove ho già visto questa scena?! Ah sì... con il nano grande non più tardi di 3 anni fa. Ma madre natura ci ha dotato di una memoria selettiva per evitare che nascessero solo figli unici...
- Baccio! Baccio! urla la piccola iena (tradotto = in braccio).
Un signore con un bimbo che a occhio ha un'età a metà tra i miei mi viene in soccorso:
- Posso aiutarti? Conosco la scena...
- Anch'io, gli rispondo, Ma evidentemente sono recidiva!
Arrivo faticosamente al portone con il nano piccolo urlante e scalciante sotto un braccio e 3 sacchetti che mi segano le dita dall'altra parte.
Il nano grande nel frattempo mi chiede se posso aprirgli l'ovetto.
Per fortuna incontro la vicina di casa, che di nani ne ha 3, che mi aiuta ad arrivare a casa...