Rumori notturni

Notte, sono a letto sotto le coperte quando, spostando un piede, scontro qualcosa che produce un forte rumore metallico sul pavimento. Lo ignoro, ma mio marito si sveglia di soprassalto.
"Cos'era?" mi chiede.
Senza nemmeno aprire un occhio, rispondo: "Doc".
"Cosa??!" riprova.
"Doc" insisto.
Silenzio perplesso.
Spiego: "Hudson Hornet" e mi giro dall'altra parte per abbandonarmi di nuovo al sonno.
Non ho la forza di spiegargli che si tratta di una macchinina (cioè Doc, il mio personaggio preferito del cartone Cars - Motori ruggenti) che nostro figlio ha abbandonato sul nostro letto e che ho inavvertitamente fatto cadere muovendo il piede.
Lascio, perfida, che si alzi e tastando il pavimento al buio trovi il giocattolo che lo ha svegliato.

Iscritto!

Il momento fatidico, l'iscrizione alla scuola materna, è arrivato! Dopo aver sbagliato strada soltanto una volta (ottima media per i miei standard), arrivo all'ufficio giusto, dove mi viene indicata la "Stanza n. 30", in cui devo recarmi per la conferma dell'iscrizione.
Fuori dalla porta c'è già un papà in attesa, nonostante sia in anticipo di 10 minuti rispetto all'apertura. Proviamo a bussare ma ci rispediscono in sala d'attesa, dove ci sediamo aspettando che tocchi a noi.
Dopo un paio di minuti arriva un'altra mamma, forse da un altro pianeta, almeno rispetto a me: capelli biondi fluenti freschi di piega, abbronzatura color "ho un sacco di tempo libero da passare al sole", borsa il cui prezzo equivale a un mese di stipendio, ballerina d'ordinanza e la giusta dose di gioielli d'oro.
La mamma-chic tira dritto verso la porta della Stanza 30, nemmeno sfiorata dall'idea di doversi mettere in coda. Avvilita per il mio pallore grigio-nausea (non c'è phard che tenga) e la mia coda di cavallo stile "non ho tempo di fare di meglio" non oso farglielo notare, ma ci pensa il papà seduto di fronte a me. E ora aspetti qui con noi, tiè
Mentre la osservo, vedo che inizia a tirare fuori una serie di documenti, li controlla e li rimette in ordine. Mi assale il panico... io non ho portato NIENTE! 
Avrei dovuto stampare qualcosa? Ti prego, ti prego, fà che non mi mandino indietro per tornare un'altra volta! 
Per fortuna, quando entro, non mi chiedono nulla se non di compilare un'infinità di fogli. L'impiegata è gentile e propensa alla conversazione, tanto che quando vede il mio cognome lo ricollega a mio nonno, "il ginecologo che mi ha fatto nascere!", e mi racconta tutti i dettagli del suo primo giorno di vita, dal peso ai vicini di culla (caspita, che memoria!!).
Mi racconta anche che mi contatteranno per l'incontro con i genitori e che la scuola materna organizzerà una "festa di accoglienza" per i nuovi arrivi, e io mi commuovo al pensiero del mio cucciolo con il grembiulino (al nido non lo usa) pronto a iniziare un nuovo percorso.

Le chicche tricolori

Ieri sera ho proposto al nanetto quei piccoli gnocchi colorati (bianchi, rossi e verdi) detti "chicche".
Appena gli ho messo il piatto davanti, li ha guardati incuriosito e ha commentato: "Mamma, come sono strani questi piselli, non sono tutti verdi!"

Ammesso!

Da qualche mese sono entrata nel magico mondo della scuola pubblica, e parole finora sconosciute come ISEE, CAF e graduatoria, dal suono oscuro e anche un po' minaccioso, sono diventate il mio pane quotidiano, tanto da essere anche fonte di informazione per qualche amica! Fiduciosa e informatizzata, ho fatto la domanda online, ed è iniziata l'attesa.
Poi un messaggio "Sono uscite le graduatorie".
NON AMMESSO
NON AMMESSO
NON AMMESSO
Come "non ammesso"?! In nessuno dei tre asili?! E adesso?! L'allarmismo è durato poco, tempo di capire il meccanisco, e l'attesa è proseguita fino all'aggiornamento.
NON AMMESSO
AMMESSO
NON AMMESSO
Ho letto bene?! Sì, un "NON" è sparito! Evviva, abbiamo un posto alla scuola materna comunale. Non è la mia prima scelta, ma va benissimo ugualmente.
Inizia il tam tam con le amiche, chi ammessa subito, chi ancora in attesa, chi disperata.
Ma non finisce qui. Una mamma mi spiega che finchè non mi chiamano per confermare/rifiutare, le graduatorie si aggiornano.
E oggi stanno cambiando continuamente. Ogni paio d'ore apro il sito... trattenendo il fiato come quando sto per assistere a un calcio di rigore... guardo... non guardo... Da 34 a 18!! 
Da 18 a 13!! E ora a 12!!
E via messaggi su messaggi con le amiche "il mio ammesso, il tuo?", "Io sono salita a 12!!", "Io ferma a 44!!"
Oggi diamo i numeri!

 

"Energia di mamme"

A volte mi sembra di non avere sufficiente energia: per affrontare questa vita sempre di corsa e le difficoltà logistiche e talvolta economiche; per sopportare questo momento di debolezza e malessere fisico; per gestire da mamma trafelata il poco tempo a disposizione, che non mi sembra mai abbastanza per veder crescere il mio cucciolo.
Poi... mi capita di fare una chiacchierata virtuale con alcune amiche, anche loro mamme, che non vedo mai, una da mesi, un'altra addirittura da vent'anni. 
E mi illuminano con un punto di vista diverso, con il loro ottimismo. 
E mi chiedo "dove trovano tutta questa energia, questa grinta?" 
Le ammiro, e tanto. Ed è straordinario sentire che, nonostante tutto, abbiano la voglia e la forza di trasmettere anche a me un po' di questa energia
Grazie, amiche.





Farfalle e camion

Nano: "Sai nonna che ieri la mia mamma aveva male di pancia e gomitava?"
Nonna: "Ah sì? E come mai?"
Nano: "Perchè ha mangiato le farfalle verdi, ma stasera gliele preparo io, rosse, così non ha più male di pancia!"

Zia: "Pulcino, lo vorresti un fratellino o una sorellina? Così poi giocate insieme!"
Nano: "Una sorellina no! Un sorellino se mi porta un'aereo e un drago e una tartaruga e una moto arancione"
Io: "Pulcino, non è mica Babbo Natale..."
Nano: "Allora voglio un camion GIGANTE!"